Dal Quattrocento ad oggi: stessi strumenti nuove tecnologie
Una delle principali caratteristiche degli strumenti meteo che vengono utilizzati oggi nelle più moderne stazioni meteorologiche, è che essi sono gli stessi che venivano utilizzati nei secoli scorsi. Termometro, barometro, pluviomentro, igrometro ed anemometro sono stati infatti inventati a partire dal Quattrocento, ma ancora oggi sono alla base delle moderne previsioni del tempo. Naturalmente, gli strumenti di oggi sono molto più evoluti rispetto a quelli del passato e garantiscono una maggiore precisione ed accuratezza.
Cosa misurano i diversi strumenti?
Il termometro permette di avere informazioni sulla temperatura dell’aria. I moderni termometri non offrono solo misure puntuali, ossia del momento in cui viene rilevata la temperatura, ma anche le misure di massima e minima, fondamentali per una più corretta interpretazione della previsione meteo.
Il barometro misura la pressione dell’aria. I moderni barometri, come i termometri, sono digitali, e permettono di effettuare la misura della pressione dell’aria assoluta e relativa. Si ricorda che la pressione dell’aria, molto più che la temperatura, permette di ottenere informazioni sulle previsioni del tempo e, in particolare, sulla possibilità che le giornate siano belle e soleggiate oppure umide e piovose.
Quest’ultimo caso è confermato anche dalle misure effettuate dall’igrometro, lo strumento che permette di misurare l’umidità dell’aria.
Velocità e direzione del vento vengono rilevate tramite l’anemometro e la banderuola mentre con il pluviometro si possono avere informazioni relative alle quantità di pioggia caduta.
Tutti questi strumenti vengono spesso riuniti in un’unica stazione meteorologica che, a terra, su sonde o su satelliti, permettono di accumulare quanti più dati ed informazioni possibili per ottenere una panoramica completa delle situazioni meteo e delle possibili evoluzioni dei diversi parametri.
I moderni strumenti per le previsioni del tempo
Gli strumenti precedentemente descritti, ossia quelli storici, sono oggi accompagnati da ulteriori strumenti e sensori, che permettono di ottenere una previsione meteo molto più completa e precisa. Ad esempio, il solarimetro misura l’intensità delle radiazioni solari. Questo strumento è spesso accostato a sensori per la misura dei raggi UV, che forniscono ulteriori indicazioni sull’irraggiamento.
Sensori che invece accompagnano gli igrometri e i pluviometri sono quelli che permettono di valutare la bagnatura delle foglie e l’umidità del terreno: queste informazione risultano fondamentali per una corretta interpretazione dei dati ed una più precisa stima delle previsioni del tempo.
Un’importante evoluzione della scienza meteorologica è stata data dalla messa in orbita di satelliti meteo. Si tratta di vere e proprie stazioni meteorologiche che assicurano un’acquisizione completa di dati e che, insieme alle informazioni da terra, assicurano una diagnostica completa delle condizioni atmosferiche ed una più accurata modellizzazione matematica per le previsioni del tempo.
Gli strumenti a bordo dei satelliti permettono di effettuare misure radiometriche, sia nella banda del visibile che dell’infrarosso e permettono di valutare la radiazione emessa e riflessa dalle nuvole. Inoltre, i satelliti sono dotati di strumentazioni per il rilevamento della temperatura della superficie e a diverse altitudini, le emissioni di anidride carbonica, l’estensione dei ghiacci e molto altro, anche a seconda degli interessi e degli studi che si intendono effettuare, siano essi di tipo climatico o di rilevamento ambientale.
Fonte: Meteo Sky