Moto GP anche nel 2016 è lotta a 3
Le prime sette prove del motomondiale hanno confermato che nella MotoGP la lotta sarà anche quest’anno tra tre piloti, il campione del mondo Lorenzo, il nostro Valentino Rossi, suo compagno di squadra alla Yamaha, e l’attuale capoclassifica, Marquez, su Honda. Sono loro infatti ad essersi aggiudicati la vittoria, tre GP per Lorenzo e 2 ciascuno per Marquez e Rossi, a dimostrazione che si giocheranno il titolo 2016 della Moto GP fino all’ultima gara.
Una lotta nella quale sarà molto importante anche concludere le gare a punti quando non si riesce a vincere, e finora il più continuo è stato proprio il capoclassifica che non ha incasellato nemmeno uno “0”, come invece hanno fatto in due occasioni i piloti Yamaha. Valentino Rossi ha colpito proprio nelle due gare che si sono corse in terra spagnola, prima a Jerez e poi al Montmelò, pungendo quindi nel vivo i suoi avversari diretti.
Molto significativa la vittoria nell’ultimo GP, ottenuta resistendo agli attacchi portati nel finale da Marquez, e stringendogli la mano nel dopo gara, primo segnale di ritorno verso la “normalità” di rapporti, dopo le molte polemiche del finale della scorsa stagione.
Moto GP, per ora è delusione Ducati
In questa annata ci si attendeva molto dalla Ducati, attesa a compiere il definitivo salto di qualità che la doveva portare a combattere sempre più da vicino con Yamaha e Honda, ma la moto italiana, ed anche i due piloti italiani, Dovizioso e Iannone, non hanno dimostrato di poterlo fare.
Andrea Iannone inoltre è andato a terra 4 volte in 7 gare, provocando anche la caduta, in una occasione del compagno di squadra, ed in un’altra di Lorenzo.
Lo stesso Lorenzo potrebbe essere preoccupato per l’involuzione negativa della Ducati, che ha scelto come sua moto per il prossimo anno, lasciando la Yamaha.
Per Iannone inoltre, la manovra con la quale ha “speronato” Lorenzo, sommata alle altre precedenti, ha portato ad una sanzione da parte della direzione corsa, con il pilota italiano che nel prossimo GP d’Olanda sarà costretto a partire dall’ultima posizione, qualunque sia il suo tempo nelle prove.
Le altre mosse di mercato della Moto GP
Il cambio di scuderia da parte di Jorge Lorenzo, ha messo in moto il mercato piloti, e nella prossima stagione, ad affiancare Valentino Rossi sulla Yamaha, sarà il promettente Maverick Vinales, che attualmente porta in pista la Suzuki, con la quale è attualmente in quinta posizione in classifica con 72 punti e 10 di ritardo dal quarto classificato, Dani Pedrosa. Per fare compagnia a Lorenzo la Ducati ha scelto di confermare Andrea Dovizioso, con Iannone quindi alla caccia di una scuderia con cui correre nella prossima stagione, scuderia che potrebbe essere proprio la Suzuki, od in alternativa l’Aprilia, che sta facendo abbastanza bene in questa prima parte del campionato.
L’ultima gara corsa, un capolavoro di Rossi
Il Gp di Catalogna che si è corso in una atmosfera scura a causa dell’incidente mortale occorso a Salom, pilota della Moto2, ha visto la vittoria di uno “stratosferico” Valentino Rossi, che ha fatto vedere a tutti di essere ancora al top a 38 anni, chiudendo da vincitore un duello serratissimo con Marquez negli ultimi giri. Per Valentino si è trattato della 114esima affermazione nel motomondiale.
Una vittoria ottenuta grazie a quella “cattiveria agonistica” che il pilota di Tavullia conserva anche alla sua età e che gli permette di mettere in fila gli avversari. La partenza di Rossi non è stata delle migliori, con la sesta posizione, ma la rimonta è iniziata immediatamente. Nel corso della seconda tornata di gara Rossi ha passato contemporaneamente in una staccata, sia Iannone che Vinales che lo precedevano, facendo alzare in piedi il pubblico sulle tribune del Montmelo.
La rimonta si è completata nel sesto giro di gara con il sorpasso prima a Marquez e poi a Lorenzo che stava ancora guidando la corsa. Lo spagnolo poi restava attardato, mentre Rossi controllava la corsa, e finiva per essere buttato a terra da Iannone quando mancavano 7 giri alla fine.
A cinque giri dalla fine inizia il “corpo a corpo” tra Rossi e Marquez, che riesce anche, in una occasione, a mettersi davanti all’italiano, che poi lo supera di nuovo, sempre con una staccata al limite alla fine del rettilineo dei box, per poi allungare e non voltarsi più indietro fino alla bandiera a scacchi che lo vede vincitore.
E nel prossimo Gp che si disputa sulla pista olandese di Assen, saranno ancora scintille tra i tre candidati alla vittoria finale, in un mondiale Moto GP che se possibile è anche più avvincente di quello della scorsa stagione, con gli appassionati italiani che naturalmente sperano in un diverso risultato finale.